Tra meno di una settimana parte il nostro convegno a Venezia e facciamo il punto con Davide Biolghini e Costantina Righetto.
Intanto per prepararsi al meglio, oltre a riguardare il programma aggiornato, è possibile scaricare i documenti relativi ai diversi Percorsi che propone l'evento alla pagina Percorsi - Verso Venezia 2022
Abbiamo chiesto a Davide Biolghini quale contributo porterà a Venezia e l'importanza di elaborare a distanza di 10 anni alcune tematiche cruciali.
"Ritengo importante che sulle sempre più gravi fratture provocate dal modello dominante basato sulla crescita senza fine e senza fini si confrontino giovani esponenti di reti e movimenti che hanno partecipato alla conferenza 10 anni fa' con giovani esponenti di reti e movimenti che allora non esistevano: per questo ho organizzato il Tavolo "10 anni dopo il meeting delle reti e dei movimenti di Venezia 2012".
Alcune delle domande poste nel meeting di Venezia 2012 verranno riproposte nel Tavolo su come oggi sia la Visione della Transizione e se ci sono ancora le condizioni per un "patto di aiuto reciproco" tra Reti e Associazioni per affrontare nell'immediato futuro il cambiamento del clima e la crisi sociale ed economica. Da parte mia proseguirò nel proporre percorsi di convergenza tra alcune delle componenti di Rete di reti presenti al Tavolo, tra cui MDF, basati su pratiche trasformative comuni"
Costantina Righetto, invece, ci esprime la sua idea di rivoluzione e le modalità con cui innescarla:
"La cosa che mi preoccupa di più in questo momento è il progressivo ed inarrestabile allontanamento dell’uomo dalla natura e la sua incapacità di riconoscersi come parte di essa. Conseguenza ne è il fatto che sebbene molte persone siano consapevoli della gravità dei problemi ambientali non modificano, o modificano solo di poco, i loro comportamenti. La relazione con la natura può incidere sui comportamenti e quindi l’acquisizione di una identità ecologica dovrebbe essere prioritaria e trasversale a tutto, in educazione, progettazione e nelle scelte politiche.
Per me la rivoluzione deve partire dal mettere il rispetto per la natura prima di tutto e in ogni ambito prevedere la possibilità di sperimentare il contatto con essa recuperando aree degradate e residuali utilizzando infrastrutture verdi, valorizzando quello che c’è e che non viene utilizzato, aprendo alla cittadinanza e alle associazioni tutti gli spazi disponibili. Da anni mi occupo del rapporto uomo natura e in particolare di orti e giardini in strutture sanitarie, scuole, quartieri delle città in cui il contatto con la natura possa essere di aiuto in particolare per le persone in difficoltà e per chi se ne prende cura. Mi sto dedicando alla formazione a livello universitario con un master all’Università di Bologna in orticoltura terapeutica e anche operativamente con progetti sul territorio in RSA e fattorie sociali"
Sarà interessante proseguire con Davide e Costantina e tutti gli altri partecipanti queste riflessioni. Appuntamento a Venezia dove dal vivo potremo ascoltare e dialogare con i nostri esperti